Mi presento…

Era da un po’ che mi frullava per la testa…ero già rimasta rapita dal libro “Il profumo del pane alla lavanda” e, a darmi il colpo di grazia è stato il film “Julie&Julia”.

Tanti i denominatori comuni:

entrambe le protagoniste hanno 34 anni, la mia stessa età;

attraversano un momento particolare della loro vita, e si chiedono dove stanno andando, come me;

nel libro, la protagonista, Claire, prepara pietanze “magiche” con i fiori del suo giardino; io non arrivo a tanto ma i fiori sono un’altra delle mie passioni!

nel film, Julia, decide di cimentarsi in una sfida che è quella di realizzare, in un anno, 560 ricette della cucina francese.
Io, amo molto la cucina francese e la Francia me la porto nel cuore, nella testa e nell’anima…sempre;

entrambe hanno riversato nella cucina le loro più intime pulsioni, sono state testarde e caparbie ed hanno capito che la cucina è una fucina sempreviva e palpitante dove sperimentare emozioni attraverso i sapori.

Ecco il perché del “Il Cuore in Pentola”: la cucina è una vera e propria metafora della vita dove il motto è: “Non arrendersi mai!” e dove prima che una cosa venga bene bisogna provare, provare, provare, provare

In questo momento particolare della mia vita, la cucina mi ha ridato la voglia di fare, sperimentare e condividere.
Non sono una cuoca, sono una “giovane donna” che si mette alla prova e che si lascia alle spalle la paura di sbagliare, perché in fondo, come diceva Thomas Edison ad ognuno dei suoi 10.000 tentativi per inventare la lampadina: “Io non ho fallito, ho soltanto scoperto un altro modo per cui non può funzionare!”.

Mi piacerebbe che lasciaste traccia del vostro passaggio su questo blog! Un commento, un suggerimento, una critica…
Mi piacerebbe provaste qualche ricetta! 🙂
Io ci ho messo il cuore, spero vi piaccia!

Maria

13 pensieri su “Mi presento…

  1. Cara Maria,
    qualunque stimolo porti alla via della condivisione non può che essere positivo.
    La cucina, la tavola si esprimono nella convivialità.
    Se il concepimento di una ricetta e la sua preparazione sono un’atto d’amore, dividerlo con gli altri è il perfetto epilogo.

    Ho sempre amato la cucina. Mia nonna me l’ha fatta amare. Lei ha sempre cucinato cose buonissime, perchè dalle sue mani passava l’amore.

    Adesso è vecchia (97 anni) e molto malata, soffre tanto. Da quando non ha potuto più deglutire bene, ho inventato ricette e brodini gustosi per lei. Mi sembra così di avere ancora un contatto.
    Parla poco, chissà a cosa pensa. Ma ogni tanto mi guarda.

    Io cucino tanto, cucino bene. Ma non ho quasi mai provato a replicare le sue ricette. Soltanto da pochissimo ho provato per la prima volta a preparare un caponata, la sua è inarrivabile.

    L’agnello lo preparo volentieri, ma solo al forno. Lei è l’insuperata maestra del capretto in umido con le patate e quella foglia d’alloro…

    Delle sue ricette però non dimentico mai di usare l’ingrediente principale. L’amore.

    Con questo amore cerco di tenere unita la mia famiglia, i miei amici, i miei affetti e…gli amici dei miei figli!

    Cibo preparato con tanta cura, deve essere servito con la giusta presentazione e su una bella tavola.
    Devono godere vista, olfatto e gusto.

    Adesso attraverso un periodo veramente difficile. La voglia di cucinare manca…sono un pò rinchiusa in me stessa… Quando prendo coraggio però mi butto subito in cucina!

    Venerdì ero in preda al raffreddore e alla depressione, ho deciso di reagire ispirata da quella di latte di cocco in dispensa (acquistata 3 mesi or sono…)
    Ho letto un pò qui e un pò lì, ho provato ad immaginare…e ho preparato il pollo al curry e latte di cocco (sono sempre super fornita di spezie e erbette e aromi vari). Ho invitato una coppia di amici. Mio marito è tornato furioso dal lavoro.Era fuori di sè, scoordinato nell’articolazione delle parole e dei movimenti. E’bastato il profumo della pietanza e la prospettiva di trascorrere la serata in compagnia a farlo sentire di nuovo al sicuro.

    Sarà un piacere leggerti e scambiare opinioni e pensieri.

    Buon Viaggio!
    Rossella

    1. Mi sono commossa leggendo quanto hai scritto. Ti sono vicina in questo momento difficile, anche il mio non è facilissimo…però è vero che le persone che amiamo e le cose che ci piacciono ci danno un po’ di coraggio tutti i giorni.
      Grazie, per avermi aperto il tuo cuore!
      Con affetto,
      Maria

  2. Consigliato da una bella persona, passo a trovarti. E mi ritrovo con delle bugie, cominciamo bene!
    Scherzi a parte il tuo blog mi ispira e tornerò a trovarti, magari ti passo qualche ricetta. Scorze d’arancia candite?
    Ti consiglio anche un libro: “Cucinami” di Annamanria Tedesco.
    Alla prossima

    1. Sì, ma “dolci bugie”… Grazie mille per il mi “ispira”…in effetti è ancora tutto da fare, c’è solo la buona volontà!
      Scorze d’arancia candite? Mi faresti felice!!! Quando la pubblicherò te ne darò i giusti meriti! Ciao

  3. Credo che cucinare sia un esercizio “zen”: aiuta a perdere i pensieri molesti e ritrovarsi nei profumi e nei sapori più genuini.
    Ho imparato a cucinare da sola, quando ero ancora alle scuole medie perché toccava a me pensarci quando mia madre era in ufficio. La sua decisione di tornare a lavorare è stato il più bel regalo della mia vita, perché mi ha permesso di avere accesso a quel regno fatato racchiuso tra i fornelli e il frigorifero e passando per la dispensa.
    Sperimento tanto e solo quando sono soddisfatta pienamente del risultato, mi azzardo a condividere con gli altri le mie piccole e grandi variazioni.
    Cucinare è amore e fantasia… mi sembra che nel tuo blog ce ne sia molto di entrambi 🙂

  4. Grazie Maria per la tua presentazione che mi è piaciuta molto. Io non so cucinare prima di tutto perchè non ho avuto maestri, nessuna nonna da imitare, e poi perchè dedico tempo ad altre attività. Eppure la cucina mi affascina molto, troppo. Specialmente le idee della condivisione del cibo, dell’amore che passa dalle mani alla sostanza, ma anche lo spazio in sè della cucina, perchè lo percepisco come un luogo intimo, silenzioso, dove almeno là, ogni cosa è al suo posto…:) Insomma spero di imparare prima o poi. Ciao! amalia

    1. E’ vero Amalia, la cucina è un luogo intimo e silenzioso, è questo che me la fa amare.
      E’ il luogo dove puoi fare, disfare e sperimentare senza dover dare conto e ragione a nessuno!
      Se posso darti un consiglio, comincia dalla ricetta della torta di mele… e capirai! 😉

  5. grazie per avermi contattata e aggiunta alla tua mail list comunque sono una buongustaia e mi piace avere sempre ricette nuove ,o anche tradizionali da ripetere.Cucinare aiuta a rilassarsi(almeno a me fa questo effetto),e stimola la fantasia!!

  6. Ciao Maria,
    sono arrivata al tuo sito tramite Cose buone di Ale e leggendo la tua nota personale mi sono un po’ ritrovata nelle tue parole… Un po’ di tempo fa ho dovuto superare un momento molto complicato, non pensavo di farcela, ma piano piano è passato tutto… e la cucina è stata la mia salvezza… tutto è cambiato (lo so sembra strano) dopo aver cucinato insieme al mio ragazzo una minestra di verza e fagioli! Da lì le giornate sono migliorate e adesso va tutto bene! Quindi continua a cucinare!!!
    Non so quale sia il tuo problema, ma nella vita tutto passa… anche quello che ti sembra insuperabile…
    Te lo dico per esperienza.
    Sono contenta di aver trovato il tuo blog (che inserirò nel blogroll del mio) e ti seguirò costantemente.
    A presto
    Eli

    1. Lettere come queste mi fanno sempre venire i brividi perché mi rendo conto di come sia semplice per “alcuni” riconoscersi! 😉
      Grazie per il tuo sostegno, continuerò a cucinare e verrò a trovarti!
      P.S.: devo assolutamente provare la minestra di verza e fagioli! 😉

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